La prima guida gay

Gen 24 2015

La prima guida gay

Ventimila copie! Presentata a Firenze la guida gay versiliese Friendly Versilia.

VIAREGGIO – Presentata ufficialmente a Firenze la guida gay «Friendly Versilia», la prima del genere in Italia patrocinata da un Comune. L’ opuscolo, con traduzione a fronte in inglese, stampato in 20 mila copie distribuite in Italia e all’ estero, pubblicato anche su Internet, è stato presentato a Firenze, presenti il presidente onorario di Arcigay nazionale, Franco Grillini, l’ assessore al turismo Riccardo Bertini e il vicepresidente della Regione e assessore al turismo della Toscana Marialina Marcucci il cui intervento, nei giorni scorsi, ha «sedato» alcune polemiche sull’ iniziativa da parte dell’ Apt della Versilia che si era rifiutata di dare il proprio patrocinio e di diffondere l’ opuscolo attraverso i suoi canali. Ideata inizialmente come una provocazione da parte del presidente dell’ Arcigay Toscana, Alessio De Giorgi, per l’ intensificarsi dei controlli delle forze dell’ ordine nei confronti degli omossessuali che frequentano Viareggio e Torre del Lago, la guida rappresenta ora «il primo passo – ha detto De Giorgi – per far diventare la Versilia zona prediletta dal turismo omossesuale, al pari di Mikonos o Sitges in Spagna». Del resto, è stato ricordato, la spiaggia di Lecciona, a Torre del Lago, richiama da anni moltissimi omossessuali, uomini e donne, non solo da tutta Italia. L’ operazione non spaventa affatto l’ amministrazione viareggina. «Nessun timore – ha detto Bertini – di ripercussioni sul turismo a carattere familiare che caratterizza la nostra riviera». Anzi, oltre all’ importanza culturale dell’ iniziativa, finalizzata a «far cadere ambiguità e a rendere concreti quei valori di tolleranza e solidarietà – ha aggiunto Bertini – alla base della nostra amministrazione», è stato messo in rilievo il risvolto economico dell’ operazione a favore delle categorie turistiche che, come la Cooperativa degli albergatori Viareggio e il Consorzio della ristorazione Versilia, hanno dato la propria adesione. Come ha ricordato Franco Grillini, quello del turismo omosessuale è infatti «un mercato ricco e non perchè, come ci accusano spesso, siamo esibizionisti o spendaccioni. La maggior parte dei gay è single e ha a disposizione l’ intero reddito. Negli Usa questo lo hanno capito da tempo».

Fonte: Tirreno 23 Giugno 1998